Nuovi criteri classificazione ANVUR – 2019 edition

Alla fine di febbraio 2019, un po’ in sordina, l’ANVUR ha emanato il tanto atteso nuovo “Regolamento per la classificazione delle riviste nelle aree non bibliometriche”. A differenza delle cinque versioni del regolamento uscite tra il 2015 e il 2017, questa presenta differenze sostanziali e risulta difficile il confronto del testo. A quel punto sono stato costretto a rileggermelo tutto, e già che c’ero ho riassunto i (nuovi) requisiti per la classificazione delle riviste.

Breve introduzione a Git

Git è un sistema di controllo versione distribuito estremamente famoso e diffuso, al punto da essere entrato nel patrimonio di competenze di base che penso sia opportuno avere se si lavora con computer e dati, di qualsiasi tipo. Non a caso è anche incluso tra le competenze offerte nel progetto Library Carpentry, che si rivolge ai bibliotecari. Ma cosa vuol dire controllo versione distribuito? È un software che consente di tenere traccia dei cambiamenti che avvengono sui file a cui lavoriamo (e quindi della loro versione).

Un sistema di impaginazione per riviste scientifiche basato su pandoc

Nel mio lavoro, un servizio universitario per la pubblicazione di riviste scientifiche ad accesso aperto, non abbiamo mai fornito alcuna soluzione per l’impaginazione e la composizione tipografica degli articoli. Le riviste, prive di supporto in questo lavoro non semplice, hanno esplorato varie strade, perlopiù legate alle abitudini degli autori (e quindi anche degli editor) nei propri ambiti disciplinari. Le due principali opzioni sono l’uso di LaTeX, per quelle poche e fortunate discipline nelle quali gli autori sono abituati all’uso di questa tecnologia di composizione tipografica, e l’affidamento a professionisti esterni – normalmente utenti di InDesign.

Metriche ingannevoli: la proliferazione dei finti impact factor

Purtroppo nel mondo delle pubblicazioni scientifiche online le frodi e le scorrettezze sono frequenti. A complicare le cose, spesso non è nemmeno semplice capire se ci si trovi davanti a una frode o più semplicemente a una iniziativa di qualità scadente.

Non parliamo però di predatory publisher, in questo momento, quanto piuttosto di un fenomeno meno trattato: le cosiddette misleading metrics.

Pandoc, un convertitore universale di testi

Ci sono strumenti che hanno cambiato il mio modo di lavorare e pandoc ha portato sicuramente cambiamenti grandi e – spero – profondi. Mi ha permesso infatti di sfruttare a pieno il Markdown e i suoi vantaggi, potendo quindi lavorare su semplici file di testo; la transizione dai programmi di videoscrittura (!) come MS Word e Open Office/LibreOffice Write ai file di testo semplice in Markdown e YAML, gestiti da un editor come Atom, si è completata proprio perché con pandoc posso poi convertire il testo in altri formati (e soprattutto in PDF) velocemente e con una buona qualità.

Markdown e YAML, due formati semplici per testi e dati

Se la memoria non mi inganna, le mie prime esperienze con un computer prevedevano l’uso di Word su un computer con MS-DOS. Purtroppo l’umanità ha perso ogni traccia delle mie prime fatiche letterarie, sta di fatto che dai primi anni Novanta e per circa un ventennio è stato per me del tutto naturale affidarmi a un programma WYSIWYG quando dovevo scrivere testi, dai primissimi tentativi come scrittore di fantascienza, alle tesine per l’Università.